Dal 2005 ad oggi sono 86 (il triplo rispetto al 2015, anno degli Accordi di Parigi) le cause legali intentate in tutto il mondo contro le principali compagnie petrolifere, del gas e del carbone, quali: BP, Chevron, Eni, ExxonMobil, Shell e TotalEnergies. A rivelarlo è un rapporto pubblicato da Oil Change International e Zero Carbon Analytics .
Le tre principali categorie delle cause legali riguardano: 1) richieste di risarcimento per danni causati dal cambiamento climatico (38% dei casi); 2) il greenwashing (16%); 3) le misure di riduzione di gas serra (12%). Più della metà delle cause è stata presentata negli Stati Uniti (58%) mentre in Europa la quota è pari al 24%.
La distribuzione geografica delle cause riflette esattamente la distribuzione qualitativa delle stesse, come si può vedere dalla figura 2 e 4.
ExxonMobil e Shell sono in cima alla lista delle compagnie accusate, rispettivamente con 43 e 42 casi. Altre compagnie petrolifere includono la spagnola Repsol con quattro casi, la norvegese Equinor e l’australiana Woodside con due casi ciascuna.